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In cosa consiste un reatreat yoga e come può diventare un’alternativa salutare e rilassante alla classica vacanza?
Una pratica millenaria, dalle molteplici tipologie, tutte però assolutamente ottime per migliorare la salute fisica e mentale di chi si avvicina a questa disciplina. Lo yoga è ormai uno “sport” praticato da moltissimi, anche in Italia, per i benefici evidenti che porta, in special modo a chi di noi vive una vita stressante e molto sedentaria.
Ma perché non trasformare una passione, in una vacanza, concedendosi un retreat yoga?
Il termine “retreat” in inglese significa semplicemente ritiro, sia in senso strettamente militare che metaforico, come ritirarsi dalle proprie abitudini e dall’ambiente in cui si vive normalmente.
Un viaggio in modalità retreat è un cammino personale, fatto con l’idea di imparare nuovamente a vivere con se stessi, ad aver cura di sé, a capirsi. Fuggire dal quotidiano per riscoprirsi. Se vogliamo, già gli antichi pellegrinaggi erano nati con questa filosofia in mente.
Un retreat yoga quindi è l’esempio perfetto di questa visione: lo scopo del viaggio è di approfondire la conoscenza di sé tramite pratiche, insegnamenti specifici.
Sperimentare un retreat yoga, da soli o in coppia, permette di scoprire o approfondire la disciplina yoga grazie a corsi e lezioni fatti con maestri e di condividere questa passione con altre persone, in una full immersion per mente e corpo all’interno di ambienti naturali rilassanti.
Scegliere di usare le proprie vacanze per uno yoga retreat, è una scelta ben specifica: vuol dire rinunciare allo svago tipico delle ferie, per un viaggio diverso, più intimo e spirituale, in un certo senso.
Può essere una decisione presa da chi già pratica da tempo, ma anche invece una sfida per i principianti che vogliono fare una nuova esperienza.
Prepararsi per uno yoga retreat non è solo avere i giusti accessori o avere una buona forma fisica, è anche avere una mente aperta a quello che ci aspetta, la volontà di condividere l’esperienza con chi sarà insieme a noi, positivamente.
Partendo dalle premesse fatte, sicuramente in valigia portate energia, voglia di fare e curiosità. Ma, se invece parliamo di cose pratiche, allora serviranno alcuni elementi indispensabili.
Innanzitutto il tappetino per la pratica: sceglietene uno comodo ma non troppo ingombrante, con una custodia per poterlo ritirare e non farlo sporcare. Se necessario, anche un kit per pulirlo.
Scegliete capi di abbigliamento adatti alla pratica: per la maggior parte del tempo sarete impegnati in attività fisica, e non serviranno outfit da gara. Normalmente abiti in fibre naturali come cotone e lino, possibilmente elasticizzati. Pantaloni morbidi, t-shirt e canottiere, intimo sportivo.
Asciugamani, set per doccia, occhiali da sole, ciabatte, un accappatoio da viaggio e una borraccia, saranno altri elementi indispensabili.
Per il resto, scegliete voi se vi serviranno abiti più “modaioli” per la serata, e altri prodotti di cosmesi.
I più “creativi” potranno anche portare una macchina fotografica e un diario di viaggio, per fermare i ricordi e pensieri della vacanza.
Durante un retrat yoga, oltre alla parte più “fisica”, ci saranno momenti di relax, dedicati a se stessi, dove poter interagire con gli altri, passeggiare magari e, ovviamente, per chi voglia, leggere o meditare.
In valigia quindi potreste mettere anche alcune letture ad hoc per la vacanza:
YOGA SUTRA DI PATANJALI
Si tratta di un manuale classico dello Yoga, antichissimo (ancora oggi non si sa quando sia stato scritto). È una sorta di compendio della disciplina e i sutra in sanscrito descrivono tutto ciò che serve sapere sullo Yoga. Le edizioni in commercio solitamente hanno anche una parte di commento per comprendere appieno i vari insegnamenti.
MANGIA PREGA AMA DI ELIZABETH GILBERT
Sebbene si tratti di un libro abbastanza leggero, racconta il viaggio fisico e spirituale di una donna, soffermandosi anche su alcune parti dedicate alla meditazione e all’introspezione.
SIDDHARTA DI HERMAN HESSE
Generazioni di lettori hanno trovato in questo classico della letteratura un esempio di cosa sia il viaggio come metafora di miglioramento e di scoperta del sé.
LA PRIMA SORSATA DI BIRRA E ALTRI PICCOLI PIACERI DELLA VITA DI PHILIPPE DELERM
Un romanzo delizioso, delicato e scritto meravigliosamente, per vuole trovare la poesia nelle cose più semplici e quotidiane, nei gesti, nei cibi e nei profumi del mondo.
Decidere di ritagliarsi del tempo per un retreat yoga è una scelta importante, ma anche capire il luogo e il tipo di attività che si svolgerà durante questa esperienza, è altrettanto fondamentale.
Perché il viaggio sia anche un percorso dello spirito e sia vissuto appieno, dovrete capire cosa vi aspettate dal vostro retreat e scegliere la tipologia di avventura che vi sentite di intraprendere.
Da soli o in coppia (con il partner o un amico/amica)? In un periodo dell’anno caldo o freddo? Immersi nella natura e principalmente all’aperto, o in luoghi chiusi e dedicati all’introspezione? Ci sono molti tipi di retreat yoga, ed è per questo che vi diamo qualche spunto a cui ispirarvi per la scelta più adatta.
Trova la location dove organizzare un retreat yoga
In molte location sparse per l’Italia, vengono organizzati dei veri e propri ritiri benessere per due, in agriturismi, fattorie o ville in mezzo al verde. Questi retreat sono pensati come veri e propri detox per mente e corpo: alimentazione depurativa, pratica yoga, momenti di relax e meditazione pensati per la coppia.
Un’esperienza simile servirà a riportare armonia nel rapporto, a creare momenti di condivisione e di staccare un po’ dallo stress e dalla routine quotidiana, per ritagliarsi attimi speciali e unici con il vostro partner.
Scegliere uno yoga retreat permette anche di avere un maggiore contatto con la natura, anche durante l’attività della pratica quotidiana.
Esistono strutture in cui gli insegnanti hanno a disposizione spazio all’aperto per lo yoga, oltre che palestre attrezzate appositamente. Questo permette di sentire il caldo del sole e la brezza che ci scompigli ai capelli, in un tutt’uno con ciò che ci circonda, per beneficiare in toto di un momento così bello.
L’Italia è davvero un paese magnifico, la sua storia permea totalmente il nostro territorio, e non è quindi difficile poter decidere di vivere un’esperienza come un retreat yoga in una zona ricca di cultura e luoghi da visitare nel tempo libero.
Scegliere come location per farlo una masseria attrezzata in Puglia, o un agriturismo che offre ai suoi ospiti la possibilità di seguire dei corsi yoga nelle Valli del Chianti, potrebbe rivelarsi un compromesso tra un retreat per spirito e corpo e una vacanza alla scoperta di arte e cultura dell’Italia.
Se il mare resta per voi un’irrinunciabile meta di viaggio, anche durante un ritiro yoga, allora scegliete, gioco forza, strutture sul mare che abbiano tra le loro offerte vacanziere anche un pacchetto di questo genere.
Esistono alberghi sul mare che spesso ospitano seminari, con la possibilità di praticare direttamente in spiaggia, sotto lo sguardo vigile di maestri di fama internazionale.
In alternativa, scegliete scuole di Yoga che organizzino retreat in località marittime, in modo da unire la serietà dell’Hatha quotidiano alla possibilità di rilassarvi sul bagnasciuga, meditando magari a fine serata direttamente sul lungomare.
_Elena Giosmin
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Se anche tu sogni un’esperienza alternativa e devi trovare il posto adatto per il tuo retreat yoga ma non sai come, segui il nostro elenco di location, troverai nella tua provincia quella perfetta per la tua vacanza.
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