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Congedo matrimoniale: entro quando fruirne e chi paga

Consigli per le tue ferie matrimoniali

Avete organizzato il matrimonio fin nei minimi particolari, ma vi siete ricordati del congedo matrimoniale?

Indice dei contenuti

Cos'è il congedo matrimoniale

Il congedo matrimoniale fu introdotto in Italia nel 1937 ed era rivolto esclusivamente al personale impiegatizio; grazie ad un fondamentale accordo interconfederale, del 1941 l’astensione dal lavoro fu estesa, di diritto, anche agli operai.

Il congedo matrimoniale (detto anche, erroneamente, permesso matrimoniale o licenza matrimoniale è un periodo retribuito che viene riconosciuto al lavoratore, in occasione del proprio matrimonio o dell'unione civile (art. 1, comma 20, Legge n. 76/2016).

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Quale legge regolamenta la durata del congedo matrimoniale?

legge sulla durata del congedo matrimoniale

La legge che regola il congedo matrimoniale, e di conseguenza, la sua durata, è la legge 76/2016, in particolare l’articolo 1. Questo articolo recita che “il congedo matrimoniale è un periodo retribuito riconosciuto al lavoratore in occasione del proprio matrimonio o della propria unione civile“.

Grazie a questa legge, oggi è riconosciuto un congedo retribuito di 15 giorni di astensione dal lavoro per matrimonio.

Grazie a questa legge i dipendenti di aziende industriali, artigiane o cooperative ricevono un assegno a carico dell’INPS, di importo pari a 7 giorni di lavoro.

Congedo matrimoniale a chi spetta

congedo matrimoniale a chi spetta

Oggi, il congedo matrimoniale spetta sia allo sposo che alla sposa, che abbiano un contratto di lavoratore subordinato. Infatti, attualmente, tutti i contratti collettivi di lavoro, in ogni settore, concedono tale diritto.

In generale, a prescindere dal ruolo o dalla posizione occupata all’interno dell’azienda, il congedo spetta ai lavoratori, a patto che il matrimonio abbia valore legale.

La durata e le condizioni, però, dipendono dal tipo di contratto e dall’azienda in cui si lavora. Se siete lavoratori a tempo indeterminato, non ci sono condizioni particolari, oltre al valore legale della cerimonia. Se, invece, avete altri tipi di contratti, come funziona? Vediamolo insieme.

1 · Congedo matrimoniale con contratto a tempo determinato

Attualmente, è possibile richiedere il congedo matrimoniale anche per dipendenti che abbiano sottoscritto un contratto a tempo determinato, a condizione che il matrimonio venga stipulato entro la fine del rapporto di lavoro in essere.

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2 · Congedo matrimoniale per lavoratori all'estero

congedo matrimoniale lavoratori estero

Se lavorate all’estero ma avete deciso di tornare in patria per il vostro matrimonio, dovrete verificare le condizioni e i diritti del paese in cui siete ufficialmente occupati e il paese di origina dell’azienda.

Infatti, potreste sposarvi in Italia, vivere in Inghilterra, ma lavorare per un’azienda americana. In questi casi, quindi, quale legislatura viene applicata? Ma vediamo le varie opzioni in ordine.

Se lavorate per un’azienda italiana con sede all’estero, e il vostro contratto è italiano, fa fede la legislatura italiana. Quindi, in questo caso, si applicano le stesse regole del territorio nazionale.

Se, invece, siete italiani ma avete la residenza all’estero e siete ufficialmente impiegati con un contratto estero, dovrete verificare la regolamentazione del paese di riferimento. Vi consigliamo, in questo caso, di rivolgervi all’ufficio delle risorse umane della vostra azienda, per un chiarimento dei vostri diritti e dei giorni di congedo matrimoniale a cui avrete diritto.

3 · Congedo matrimoniale per matrimoni celebrati all'estero

Qualora stiate organizzando la vostra cerimonia dei sogni in un paradiso, come ad esempio alle Maldive, o in un atollo del Centro America, ma lavorate per un’azienda italiana e siete regolarmente impiegati con un contratto italiano, fa sempre fede la legalità del matrimonio.

Quindi, per richiedere il congedo matrimoniale, e rendere anche ufficiale il vostro matrimonio sul suolo italiano, dovrete anche celebrare un rito sul suolo italiano.

Potrete, quindi, sposarvi in comune, con una cerimonia formale con pochi invitati, anche solo i testimoni, e poi celebrare il rito non religioso, che non ha neanche valore legale, in un altro stato. In questo caso fa fede la data in cui viene celebrato il matrimonio in Italia.

4 · Congedo matrimoniale per liberi professionisti

congedo matrimoniale liberi professionisti

Se siete liberi professionisti, freelance, o lavorate in partita IVA, non avrete quindi un contratto subordinato di lavoro con un’azienda. Pertanto, non avrete diritto a richiedere il congedo matrimoniale. Infatti, non essendoci un datore di lavoro, non vi è nessuno che può erogare la prestazione.

Quanti giorni spettano per il congedo matrimoniale

Il permesso matrimoniale concede al lavoratore (impiegati inclusi) un periodo di astensione dal lavoro pari a 15 giorni con decorrenza dal giorno del matrimonio (comprensivo anche di sabati, domeniche ed eventuali altri giorni festivi) da usufruirsi massimo entro i 30 giorni successivi alle nozze (licenza posticipata), se, per motivi aziendali o personali, non possa venire utilizzato nei giorni immediatamente seguenti.

In linea generale, il congedo matrimoniale decorre dal terzo giorno antecedente alla celebrazione del matrimonio.

Inoltre non può essere goduto nel periodo delle ferie o in quello di preavviso di licenziamento.

I giorni di congedo vanno fruiti consecutivamente, ma ciò non implica un obbligo di utilizzo, per cui potete richiederli in toto oppure solo in parte, ma non potete frazionarli (come accade con la maternità).

Di solito si utilizzano per il viaggio di nozze, ma nessuno vieta di usarli per gli ultimi ritocchi alla casa o per ultimare con calma il trasloco.

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Domanda di congedo matrimoniale: a chi farla

domanda congedo matrimoniale

La richiesta di congedo va inoltrata, tramite domanda in carta semplice, al datore di lavoro con almeno 6 giorni di preavviso.

Una volta usufruito della licenza matrimoniale, dovrete presentare copia del certificato di matrimonio all’ufficio del personale (o al datore di lavoro) entro e non oltre i 60 giorni successivi alla cerimonia nuziale.

Il congedo va concesso per diritto, ma come già prima menzionato, potrebbe essere posposto al massimo entro 30 giorni, se il datore di lavoro avesse difficoltà, di carattere lavorativo, a concederlo immediatamente.

1 · Congedo matrimoniale chi paga

chi paga il congedo matrimoniale

Per legge il periodo di congedo matrimoniale è interamente retribuito tramite un assegno.

L’assegno è utile ai fini del calcolo del TFR ed è prevista la maturazione regolare delle ferie e della tredicesima mensilità.

Si può avere diritto al congedo e al relativo assegno anche per le seconde nozze, solo se ovviamente vedovi o divorziati.

2 · Congedo matrimoniale come richiederlo

Per richiedere il congedo matrimoniale dovete compilare per tempo un’apposita domanda da inoltrare all’ufficio competente della vostra azienda o del vostro datore di lavoro. Solitamente la richiesta va inoltrata all’ufficio del personale o alle risorse umane, mettendo sempre in copia il vostro diretto responsabile.

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3 · Fac simile della richiesta per il congedo matrimoniale

fac simile richiesta congedo matrimoniale

Per richiedere il congedo matrimoniale alla propria azienda è necessario compilare un modulo di richiesta.

Ecco un fac simile della richiesta per ottenere il congedo matrimoniale.

Con la presente il/la sottoscritto/a Nome Cognome, comunico che in data _________ contrarrò matrimonio, pertanto sono a richiedere di poter usufruire di n° ___ giorni di congedo matrimoniale, dal _________ al _________, come previsto dalla legge e dal vigente CCNL, legge 76/2016, articolo 1.

4 · Esempio di richiesta per il congedo matrimoniale posticipato

esempio richiesta per congedo matrimoniale posticipato

Il congedo si può anche richiedere post cerimonia di matrimonio. Ecco un esempio di modulo per la richiesta del congedo posticipato:

Il/la sottoscritto/a _____________, nato/a a _________ il _____________, codice fiscale _____________, residente a _________  in via _____________, n. __,
dipendente di codesta azienda dal _________ , con la mansione di _________  livello _________. Con la presente comunica che in data _________ ha contratto matrimonio, pertanto sono a richiedere di poter usufruire di n° __ giorni di congedo matrimoniale, dal _________ al _________ , come previsto dalla legge e dal vigente CCNL.

Sarà mia cura provvedere alla consegna della certificazione di matrimonio.

In attesa di vostro cortese riscontro.

Con i migliori saluti

Luogo, data

Firma

Congedo matrimoniale entro quando richiederlo

congedo matrimoniale entro quando richiederlo

L’anticipo con cui va inoltrata la richiesta di congedo è di almeno sei giorni prima della data della cerimonia.

Sebbene la legge consenta un preavviso così breve, per motivi organizzativi all’interno della vostra azienda, vi consigliamo di inoltrare richiesta con largo anticipo, almeno un mese prima.

In questo modo, non creerete problemi all’interno del team di lavoro, e darete tempo al vostro datore di lavoro di dividere i vostri compiti tra i vostri colleghi.

In alcuni casi, previa autorizzazione dall’ufficio personale, sarà possibile usufruire del congedo anche prima delle nozze stesse.

In ogni caso, la Corte di Cassazione ha stabilito che è sufficiente per il lavoratore indicare, nella richiesta, i giorni di congedo e comunicarli con il dovuto preavviso al datore di lavoro, per evitare qualsivoglia problematica.

1 · Licenza matrimoniale seconde nozze

In caso di seconde nozze, avrete avere diritto al congedo e al relativo assegno solo se vedovi o divorziati.

2 · Congedo matrimoniale posticipato

congedo matrimoniale posticipato

Solitamente, il congedo matrimoniale va utilizzato entro i 30 giorni successivi la celebrazione delle nozze. Ma ci sono condizioni particolari per cui la legge prevede eccezioni.

Ad esempio, se gli sposi celebrano il matrimonio a gennaio, ma vogliono andare in viaggio di nozze ad agosto, il dipendente può inoltrare richiesta al datore, e se questo accetta, il congedo viene concesso.

3 · Congedo matrimoniale non goduto

In caso non venga effettuata la richiesta entro i tempi indicati, non si avrà diritto al congedo matrimoniale. Quindi non è possibile richiedere il rimborso per un congedo matrimoniale non goduto.

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Ferie matrimoniali INPS

ferie matrimoniali inps

Come abbiamo detto, l’ente che si occupa di pagare l’assegno per il congedo matrimoniale è l’INPS, per i dipendenti di aziende private o datori di lavoro. Ma come funziona? Vediamolo insieme.

1 · Assegno per congedo INPS

Per gli operai dipendenti da aziende industriali, artigiane o cooperative, i marittimi di bassa forza e i lavoratori a domicilio, l’assegno per il congedo è erogato dall’INPS per la durata di 7 giorni di lavoro; anche in questi casi, comunque, la contrattazione collettiva impone al datore di lavoro di integrare la cifra fino a garantire all’operaio la normale retribuzione per i 15 giorni di durata del congedo matrimoniale.

 

_Sara Viterbi

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